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La presenza di grandi predatori ha un impatto sull'agricoltura e sull'economia alpestre

La presenza di grandi predatori ha ripercussioni sull'agricoltura e sull'economia alpestre grigionesi. Un sondaggio online svolto su incarico dell'Ufficio per l'agricoltura e la geoinformazione mette però anche in evidenza che gli agricoltori sono in grado di adattarsi e di affrontare le sfide.

Tre quarti di tutte le aziende agricole nel Cantone dei Grigioni sono colpiti dalla presenza dei grandi predatori. Mentre gli agricoltori di aziende in valle segnalano degli avvistamenti o un comportamento anomalo degli animali, sugli alpeggi si verificano soprattutto attacchi e predazioni. Ne sono colpite soprattutto le regioni in cui già negli ultimi anni si sono formati branchi di lupi. La presenza di grandi predatori ha un impatto diretto sull'allevamento di ovini e caprini, in particolare sul numero di animali estivati.

Agricoltura con capacità di adeguarsi
L'analisi dei risultati mostra che l'agricoltura e l'economia alpestre non sono disposte a rinunciare alla coltivazione del paesaggio culturale e quindi a un'importante base di reddito nonché a un bene culturale tradizionale. Al contrario, esse si adeguano alla nuova situazione adattando la produzione e i processi delle aziende agricole, investendo in misure di protezione del bestiame e riorganizzando la pascolazione sugli alpi. Finora solo in casi singoli sono state adottate misure come la riduzione dell'effettivo di animali o la rinuncia all'estivazione.

Preoccupazioni per il futuro
Nonostante le circostanze difficili, attualmente l'atteggiamento generale nell'agricoltura e nell'economia alpestre grigionesi è positivo. Oltre quattro quinti delle aziende nutrono però delle preoccupazioni per il futuro. A influenzare in modo significativo il futuro sviluppo dell'agricoltura e dell'economia alpestre sarà, oltre al cambiamento climatico, anche la presenza dei grandi predatori. Con la crescente pressione esercitata dai grandi predatori il futuro allevamento di ovini e caprini nonché l'estivazione saranno messi in discussione. Anche le incertezze e l'onere supplementare rappresentano una grande sollecitazione psichica e fisica per molti agricoltori, responsabili degli alpi e il personale d'alpe.

Il Consigliere di Stato Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell'economia pubblica e socialità, ha sottolineato: "Una nuova prospettiva sarà concessa all'agricoltura e all'economia alpestre dalla nuova legislazione sulla caccia se quest'ultima permetterà la regolazione proattiva di lupi e branchi di lupi, la quale a sua volta sosterrà le misure di protezione delle greggi dell'agricoltura e dell'economia alpestre."

Incarico e metodo del sondaggio
Il sondaggio si ricollega all'incarico di frazione "impatto della presenza di grandi predatori sull'agricoltura", accolto dal Gran Consiglio grigionese nella sessione di febbraio 2022. Tutte le aziende agricole e di estivazione del Cantone dei Grigioni hanno potuto esprimersi attraverso un sondaggio online.

Al sondaggio hanno partecipato 1066 aziende agricole, ciò che corrisponde a un tasso di risposta del 57 per cento. Il sondaggio relativo all'estivazione è stato compilato da 405 aziende di estivazione, ossia dal 45 per cento delle aziende contattate. Il tasso di risposta più basso rispetto a quello delle aziende agricole si spiega con il fatto che i responsabili degli alpi competenti per più alpi hanno ricevuto il questionario più volte. In proporzione al numero di responsabili degli alpi contattati, il tasso di risposta corrisponde al 66 per cento.

Il sondaggio è stato svolto nel marzo 2023 dall'impresa di consulenza in economia agraria e regionale Flury & Giuliani GmbH, in collaborazione con l'Istituto di ricerca sociale e di mercato DemoSCOPE.

Wolf

©Ufficio per la caccia e la pesca

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